Ritratto di Carlo VII
Fu allievo di Francesco Solimena, pittore tardo barocco di grandi pale d'altare, Bonito imparò dal
suo maestro l'uso dei chiaroscuri che applicò in maniera personale sia ai grandi quadri di tema religioso sia ai piccoli quadri di genere popolare.
Bonito rappresentò la nostra città, anche negli aspetti più folcloristici e ovvi, con la presenza di "scugnizzi" e l'immancabile Pulcinella, ma la sua pittura non fu moraleggiante o dai significati oscuri; quanto un ritratto, alle volte edulcorato altre volte spietato, di Castellammare e del suo tempo.
Tra il 1736 e il 1742 Bonito lavorò per i Borboni per la decorazione a fresco della Reggia di Portici. Come ritrattista fu molto ricercato dalla nobiltà napoletana, celebre il ritratto di Maria Amalia di Sassonia moglie del re di Napoli Carlo VII.
Una delle sue ultime opere: L'Immacolata Concezione del 1789 fu dipinta da Bonito per la Cappella Palatina della Reggia di Caserta.
L'Immacolata Concezione
Alcune opere del famoso Giuseppe Bonito possono essere tutt'oggi ammirate nella Cattedrale di San Catello, patrono della nostra città.
E' grazie a lui che oggi Castellammare può essere ammirata anche dal punto di vista artistico e culturale ed è grazie a lui che possiamo avere una storia più ricca, perchè sono le sue opere che ci rappresentano nel migliore dei modi, che rappresentano la quotidianità di noi stabiesi. Nel piccolo di Castellammare è riuscito a renderci fieri del patrimonio artistico che ci appartiene.
Anna Franceschinis e Lucia iezza.
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